venerdì 23 luglio 2010

Metti un venerdì sera da sola, in ufficio...


Metti un venerdì sera, da sola in ufficio... sto guardando il temporale.... nel silenzio più totale di un luogo che, senza il turbine delle telefonate, delle discussioni e del ticchettìo delle tastiere, si trasforma, improvvisamente, in un mondo nuovo, quasi estraneo. Fuori, imperversa la grandine e la pioggia si abbatte impietosamente sulle vetrate mentre io resto qui, in ascolto di ogni singolo rumore.. è come se questo luogo volesse sussurrarmi qualcosa e, così, immagino voci antiche di bimbi che si rincorrono nel corridoio dove ora si trova l'archivio o il profumo di un pranzo domenicale consumato nella quiete della famiglia riunita. Chissà chi viveva in questo appartamento di un palazzo costruito oltre cinquant'anni fa, nel centro di una cittadina borghese e falsamente bigotta, alle spalle della grande chiesa centrale... chissà?? Strani pensieri, è vero, eppure a volte gli oggetti che abbiamo intorno sembrano in grado di trattenere qualcosa della vitalità (forse dell'anima?), di chi li ha posseduti, potendo, così, anche dopo tanti anni, sussurrartene sogni, segreti e paure...
Marianna 23/07/2010

1 commento:

  1. L'energia liberata dal temporale risveglia presenze inaspettate intorno a noi...e ci regala brividi ai quali non riusciamo a dare una spiegazione.

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