domenica 28 agosto 2011

Oggi ho deciso di rompere gli indugi e consigliare un libro...

Ally Condie - Matched
Di solito non scrivo recensioni sui libri che leggo, ma questa volta mi sento in dovere di farlo per consigliare a tutti di leggere questa appassionante storia di genere fantasy romance (ma forse sarebbe più giusto definirlo di fantascienza distopica) che mi ha ricordato tanto le ambientazioni dei racconti di Philip K. Dick quanto quella claustrofobica sensazione di imprigionamento (di cui gran parte dei personaggi è ingnara) del "Processo" di Kafka.
Paragoni forti? Forse. O forse no.
Libro acquistato alle 17.30 e finito di leggere alle 03.45 di notte (o mattina?) mi ha tenuta letteralmente incollata alle sue pagine. Ho pianto e sperato insieme alla protagonista, Cassia, una tranquilla e "normale" ragazza di 17 anni che, dalla prima all'ultima pagina, compie un percorso di maturazione interiore attraverso la ricerca e la scoperta di sentimenti autentici e non indotti da una Società che controlla ogni aspetto della vita (e della morte) degli uomini.
Ambientato in un futuro non troppo lontano, si narra di un mondo "perfetto", dove le persone non si ammalano, non commettono (quasi mai) crimini, in cui l'accesso al sapere è limitato ed i Funzionari della Società scelgono per te il Promesso, colui che, in quanto miglior Abbinamento genetico possibile,  dovrai imparare ad amare e con il quale ti sarà concesso di avere dei figli.
In questa società, un errore, un piccolo errore nell'Abbinamento, accenderà nel cuore di Cassia una scintilla:
<"Cosa pensi  che direbbe del mio Abbinamento?" gli domando. "Di ciò che è successo oggi?". Resta in silenzio e io aspetto. "Credo", dice infine, "che ti chiederebbe se ti sei fatta delle domande".> p. 65.
Così inizia il processo di maturazione di Cassia Maria Reyes, con un doloroso e brusco passaggio dall'infanzia all'età adulta attraverso l'abbandono di una comoda sicurezza e la caduta di false certezze, la protagonista mette in dubbio l'autorità della Società per diventare finalmente consapevole di se stessa e dell'autenticità dell'amore.. 
Merita davvero!



sabato 27 agosto 2011

Italia -Svizzera 1 a 0

Mi taglio i capelli. Una mattina mi guardo allo specchio e decido che, sì, ora li taglio, perché così sembro la strega cattiva dell'ovest; anzi, sembro la befana, che seppure un pò più gentile della strega, di certo è molto, ma molto più brutta... ha anche il neo peloso  e ce l'ho anche io, guarda un pò. Poi, devo andare a trovare Annalisa a Basilea e non voglio certo spaventare gli svizzeri i quali, da quanto mi dicono sin dall'infanzia, hanno fama di essere un popolo pacifico e bonario; insomma, non vorrei proprio essere additata come causa di sommosse popolari con forconi e paletti di legno (che se ammazzano i vampiri magari vanno bene anche con le streghe...).
Detto, fatto. Così, capelli a caschetto corto e cuore in pace, sono partita per Basilea, in viaggio con Annalisa e relativo consorte. Bè, quasi non arrivo neanche a Chiasso, considerata la guida a diro poco spericolata della suocera di Annalisa, ma con un pò di fortuna ed una preghiera frettolosa, tutto è andato liscio. 
In treno, finalmente. Treno svizzero, ovviamente, che arriva in orario, parte in orario, procede in linea con la tabella di marcia, arriva a Zurigo spaccando il minuto, consente ai passeggeri di prendere il treno, puntuale, per Basilea... caspita, tutta questa precisione, devo dirlo, è proprio un trauma! Io senza lo stress dei ritardi e dei treni soppressi all'ultimo minuto proprio non ci so stare.
Dopo qualche ora "sbarco" a Basilea: il cielo azzurro striato di nuvole rosa e porpora sembra lambire con lingue di fuoco il grande edificio della stazione; l'aria è fresca, leggera e le persone intorno a noi... non guardano che davanti a loro, con espressione seria; alcuni ragazzi parlano tra di loro, scherzando.. ah, sono turisti, ti pareva. .
Dopo aver lasciato i bagagli a casa, andiamo tutti e tre a fare un giro per il centro città; sulla via principale ci sono molti negozi (chiusi) e locali; - bello - penso tra me e me, c'è anche qualche persona in giro, non è proprio deserto.
"Hai visto Mary, sei fortunata, quanta gente in  giro! non si erano mai viste tutte queste persone a passeggio la sera!"
Sto per ribattere con una battutina sarcastica, convinta che anche quella di Annalisa sia una frecciata, poi mi giro a guardarla e capisco che sta parlando seriamente.
"Ah, davvero?.. come sono fortunata.." non sembro molto convinta ma vabbè. Noi italiani siamo abituati a spintonarci e a prenderci a gomitate mentre passeggiamo per i navigli o nei corsi principali delle località di mare; siamo abituati alla folla, vera folla. Quando la strada è sgombra e non devi sbuffare perché quello davanti a te si ferma a tutte le bancarelle (che, detto per inciso, qui non ci sono) vuol dire che in giro non c'è nessuno. Arriviamo al Munster, che non si vede, perché è coperto di impalcature, e ci affacciamo alla balconata che c'è sul retro della cattedrale e vedo il Reno. L'acqua scura sotto di noi scorre impetuosa, come una ferita che fende il cuore della città. Numerosi ponti collegano le sponde e sembrano quasi braccia di due amanti tese nello sforzo di lottare per impedire che il fiume li separi. - Ah, mio Dio, certe volte sono proprio melensa!!
Così inizia la mia avventura trigiornaliera in Svizzera. Io e Annalisa, con la partecipazione straordinaria di Valerio, in giro per la Svizzera Tedesca e la Germania, io senza conoscere un'acca di tedesco, lei conoscendo almeno quella. C'è solo da immaginarsi quante ne abbiamo combinate!! E' una storia di nani strani, torte alcoliche, foulard modello badante moldava, orientali elvetico-teutoniche, "checche" nel gelato, craniate contro i lampadari, bombardamenti di risate nel silenzio del ristorante per colpa di Capitan Fracassa Maroni...
A presto il seguito! 

giovedì 18 agosto 2011

Vellutata di carote






In pieno agosto una vellutata? A Basilea si puo', per evidenti questioni di clima.
Vagavo per il web in cerca di una ricetta per realizzarne una a base di carote e ne ho trovate di ogni tipo: con panna, aromatizzate alla cannella, curcuma, limone,zenzero e via dicendo.
Ho dato un'occhiata alla mia dispensa e mi son detta che forse non era il caso di andare troppo per il sottile, meglio provarci utilizzando le poche cose a disposizione:

500 grammi di carote
1 cipolla
olio extravergine di oliva
600 ml di brodo vegetale

Ho soffritto brevemente la cipolla in un cucchiaio d'olio e aggiunto subito dopo le carote tagliate a pezzetti; a questo punto ho aggiunto il brodo vegetale e fatto cuocere a pressione per una mezzora abbondante.
Al termine ho passato tutto al minipimer e ottenuto una bella crema vellutata e colorata.
Non ho fatto altro che aggiustare il sapore con un pochino di sale di Cervia e aggiungere un filino d'olio a crudo.
Ad averla, avrei aggiunto un'idea di panna per aumentare la cremosita', oppure avrei soffritto la cipollina in un pochino di burro , ottenendo un gusto piu' "rotondo"...ci ho aggiunto invece un pugnetto di riso lessato, ma ci stava bene anche qualche crostino ben tosto, magari di pane nero...