venerdì 15 aprile 2011

Un meraviglioso esempio di civiltà

Non e' un periodo semplice questo: i continui sbarchi di migranti a Lampedusa, la problematica della loro gestione, la polemica con l'Europa, la guerra in Libia e tremendissima ciliegina sulla torta l'uccisione di Vittorio Arrigoni.

Come e' facile cadere nell'odio indiscriminato e nell'intolleranza, cercare motivi per considerare l'altro criminale a priori, in quanto straniero, magari clandestino, o quel che e' peggio islamico!

Proprio in questi giorni infuocati invece, mi e' accaduto di vedere due donne, una italiana e cristiana, l'altra marocchina e musulmana, con una sola cosa in comune: la malattia.

Le ho viste cercare il dialogo a gesti, soccorrersi a vicenda come se l'unica cosa che le tenesse in forze fosse il desiderio di alleviare l'una le sofferenze dell'altra, per gioire maggiormente del dono della guarigione.

Ma la cosa che più mi ha colpito più di ogni altra e che mi ha fatto pensare che forse c'e' ancora speranza per questo mondo, e' stato sentirle pregare insieme, un attimo prima di entrare in sala operatoria, entrambe con la stessa fede nell'unico Dio, quasi a voler dimostrare che ogni tanto l'essere umano si svela nelle sue sfaccettature più pure, nonostante troppo spesso dia prova di bassezze inaccettabili.

Tutto questo loro l'hanno dimostrato, inconsapevolmente, e io testimone a imparare da loro una grande lezione di civiltà.

In situazioni come queste si capisce quanto poco contino i soldi, le lauree,il falso l'intellettualismo e le ideologie,se manca il cuore.

E di quello ne ho visto davvero tanto.