lunedì 25 ottobre 2010

Thinking in the rain


Thinking in the rain
(Pensieri sotto l'ombrello in una piovosa
mattina di fine ottobre)
Adoro la pioggia.
Nelle notti estive, quando leggera si posa sulle foglie degli alberi accarezzandole, gentilmente, con il suo tocco fresco e delicato ed, aperte le finestre, resto sveglia ad ascoltarne la musica.
Nelle lunghe mattine autunnali, quando una spessa coltre di nuvole cineree avvolge ogni cosa, ovattando i rumori della città, e la pioggia, una goccia dopo l'altra, si posa, con lenta determinazione ed a piccoli passi, danzando il suo minuetto sui tetti delle case e sulle ali arruffate degli uccellini. D'inverno, quando senza preavviso si veste di bianco e ammanta il grigiore della quotidianità, costringendo ognuno di noi a fermarci per ammirare la sua opera.
In primavera, perché nella sua imprevedibilità, a volte burrascosa ed arrabbiata, altre volte delicata come un sussurro, porta sempre con sé la speranza di una nuova vita, un nuovo fiore.

Marianna

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