sabato 14 novembre 2015

Storia di un'antica solitudine, di ponti e di un piccolo cuore.

Sperimento una nuova solitudine; a dire il vero, credo che il concetto di isolamento sia parte di me. Mentre scrivo queste parole sale dentro di me il senso di colpa; ho vicino a me un uomo che mi ama, che non mi lascia mai sola e che ogni giorno cerca di farmi felice.
Ma la mia è una solitudine antica, radicata da sempre nella mia anima.
Posso passare intere giornate senza parlare, pur in mezzo a tanta gente.
Elaborare. Questa è la nuova parola d'ordine. Non so bene cosa voglia dire.. cosa si aspetta il mondo da me? Elaborare che non sarò mai madre. Eh, no, non si dice così. Si deve dire: "elaborare il lutto della sterilità". No. Per me, così non va.. io devo elaborare la perdita di un figlio mai nato. La perdita di ciò che non ho mai davvero avuto. La perdita di un'idea.
La perdita di una madre. Una madre che non ho mai davvero avuto.. una madre che non sono mai stata. La perdita dell'idea di madre che mi manca, che non sarò. Quanti ponti spezzati.
Ma con il tempo, mi sto affezionando ad un piccolo cuore che, chissà dove, chissà quando, ha subìto la perdita di una madre, di un'idea di madre. Piccolo cuore non sa neanche che gli hanno rubato i sogni e le favole. Ponti distrutti.
Forse elaborare vuol dire alzarsi ogni giorno e con fatica, a volte con dolore, prendere una pietra e posarla; e di pietra in pietra costruire un nuovo ponte, fatto solo per me e il piccolo cuore.
Piccolo cuore non può e non sa come costruire un ponte, sarà compito mio. Piccolo cuore dovrà incamminarsi nella certezza che dall'altra parte troverà me, e solo me. Perché piccolo cuore ed io siamo destinati ad incontrarci. Nonostante tutto, lo so che è così.
Qualcuno ha detto: " la gioia è il primo sentimento che unisce mamma e bambino biologico, la sofferenza è invece ciò che unisce mamma e bambino legati dal destinto".
Dolce piccolo cuore, non so dove sei, non so quando sei. Mi fa paura la sola idea di te. Ma sento che da qualche parte in questo mondo violento e insensato, tu mi stai aspettando.

5 commenti:

  1. E quando questo incontro avverra', in qualunque modo avverra' e in qualunque momento avverra', ti chiedo solo di farmi partecipe del miracolo che si porta dietro: un ricongiungimento che sfida lo spazio, il tempo e quella cosa che noi chiamiamo destino.Lo stesso destino che a volte si piega davanti alla forza di volonta' e all'amore.

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  3. ho letto il post in apnea, commossa di te e di un piccolo cuore che pulsa. Ricordo bene di aver suonato i miei campanelli magici...sono in attesa con te...con voi <3

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